Giorgio Biferali – Italo Calvino: lo scoiattolo della penna 

9 ottobre 2018

 

Giorgio Biferali è un giovane scrittore e giornalista romano (classe 1988). Dopo aver dato alle stampe alcuni saggi (Giorgio Manganelli. Amore controfigura del nulla e, con Paolo Di Paolo, Roma con Nanni Moretti) ha voluto regalare ai lettori più giovani una favola illustrata dedicata a Italo Calvino e intitolata Italo Calvino. Lo scoiattolo della penna (La Nuova Frontiera Junior) Il testo, pubblicato nel 2017, è accompagnato dalle illustrazioni di Giulia Rossi.

In Italo Calvino. Lo scoiattolo della penna l’autore racconta la sua scoperta dei libri di Calvino che per lui è coincisa con la scoperta del piacere di leggere. “È stata la prima volta in vita mia che la lettura intesa come obbligo, come uno dei mille compiti per le vacanze, è diventata un piacere”. Racconta l’autore in una delle prime pagine del libro. Libro che, con un linguaggio adatto agli adolescenti, ripercorre la biografia di Italo Calvino e insieme descrive le sue opere e le emozioni che ha provato il giovane autore leggendole. Un libro che aiuta a entrare nel mondo di Calvino anche attraverso una serie di sue citazioni che stimolano i più giovani a riflettere sul valore dei sentimenti, della lettura, delle esperienze, del rapporto con la famiglia e con il mondo in generale.

 

“È stata la prima volta in vita mia che la lettura intesa come obbligo, come uno dei mille compiti per le vacanze, è diventata un piacere. Non mi pesava affatto il pensiero di settembre, del ritorno a scuola, dell’incontro con i professori che mi avrebbero chiesto di raccontare la trama, quali fossero i personaggi principali e il senso profondo del romanzo”. (pag. 10)

Martedì 9 ottobre lo scrittore Giorgio Biferali, su nostro invito, è venuto a trovarci a scuola. Avevamo letto in classe, insieme alla professoressa Bartolozzi, il suo saggio su Calvino e ora avevamo la possibilità      continua a leggere

 

“Calvino era uno scrittore schivo. La sua riservatezza e la sua umiltà non si manifestavano solo nel fatto che preferisse la parola scritta a quella parlata, evitando, a differenza di altri, gli interventi in tivù, ma anche nella scrittura, in ogni suo nuovo libro, che vedeva sempre come una “cosa isolata”, un esordio, quasi non avesse mai scritto altro prima”. (pag. 11)

Dalle parole sia scritte che ascoltate durante l’incontro, Biferali mi ha raccontato di un uomo che ricercava sempre la giusta distanza dalle cose, la sua capacità di    continua a leggere

 

“Noi siamo tutto quello che abbiamo vissuto, i viaggi che abbiamo fatto, i sogni che abbiamo avuto, i risvegli lenti, un po’ pigri, quelli improvvisi, i luoghi in cui ci siamo persi e poi ritrovati, in cui siamo stati felici, le persone che abbiamo incontrato per caso o che ci siamo lasciati alle spalle, le cose che abbiamo letto, pensato, detto, scritto, immaginato. Noi siamo tutte quelle volte che ci siamo innamorati o abbiamo solo creduto di esserlo, almeno per un momento, siamo gli abbagli, le delusioni, le attese, le speranze, le gioie, lecanzoni che abbiamo ascoltato, i film che abbiamo visto”. (pag. 67)

A me questo libro è piaciuto molto, in particolare nel punto in cui dice che noi siamo tutto ciò che abbiamo vissuto, detto e sentito.     continua a leggere

 

“Raccontare uno scrittore come Calvino è capire che se da una parte ci sentiamo vivi solo quando scriviamo, dall’altra la scrittura verrà sempre dopo la vita. Che sì, scrivere richiede calma, silenzio, solitudine, ma è tutto più bello quando la nostra casa si riempie, fa rumore, quando due si trovano e riescono a essere finalmente felici, insieme. L’infanzia, un po’ come l’amore a pensarci bene, può durare molto a lungo, e non è poi così grave sentirsi incompleti, o forse soltanto giovani, per tutta la vita”. (pag. 14)

Una delle parti del libro che più mi ha colpito è quando Biferali dice che scrivere di uno scrittore come Calvino gli ha fatto capire che la scrittura richiede      continua a leggere

 

“Per Calvino gli anni Settanta sono anche anni di viaggi importanti: visita alcune città del Giappone, tra cui la capitale, Tokyo, “una città tutta strade sopraelevate, cavalcavia, monorotaie, snodi”, che lo fa rimanere a bocca aperta soprattutto per quello che vede alla stazione, prima di salire sul treno: scene famigliari “d’altri tempi”, fatte di abbracci, lacrime, sorrisi, mani che si agitano per salutare chi parte. In Messico, si trova di fronte a un albero che ha duemila anni, alto 40 metri, con un tronco largo, “quasi tozzo”: “Certo è il più vecchio essere vivente che mi sia capitato d’incontrare”. Chissà se anche il suo Barone, un giorno, non sia passato in mezzo a quei rami pieni di storie”.(pag. 71)

Questo libro mi è piaciuto molto perché è ricco di informazioni su Calvino, uno degli scrittori che preferisco e di cui ho letto alcuni libri. Molte notizie non le      continua a leggere

 

“Nel ’56, proprio nell’anno in cui vengono pubblicate le Fiabe italiane, Calvino viene a sapere che a Budapest, nell’Ungheria comunista, c’è stata una rivolta contro quello che è diventato un vero e proprio regime, e che è stata repressa con le armi, provocando quasi tremila morti e migliaia di feriti. Italo allora si allontana sempre più dalla dimensione politica per avvicinarsi a quella fiabesca”.(pag. 40)

Ho apprezzato la lettura di questo libro e anche la possibilità di incontrarne l’autore perché ho scoperto tante cose su Calvino. La parte del libro che   continua a leggere

 

“Quando lo legge nel 1947, Pavese rimane a bocca aperta, dice che Italo è uno“scoiattolo della penna”, capace di “arrampicarsi sulle piante, più per gioco che per paura, e osservare la vita partigiana come una favola di bosco.(pag. 33).

Il libro di Biferali ci racconta la vita dello scrittore Italo Calvino e leggendolo ho capito il motivo del titolo. È, infatti, il modo in cui lo scrittore      continua a leggere

 

“La Resistenza mi ha messo al mondo – confessa – tutto quel che scrivo parte da quell’esperienza. Solo le rivoluzioni, i grandi movimenti innovatori ,mettono in moto la coscienza, danno diritto a dire”. (pag. 30)

Questo libro di Biferali mi è piaciuto molto, a partire dal titolo “Lo scoiattolo della penna”. Si tratta di un soprannome che lo scrittore     continua a leggere

 

Lui è morto nel 1985, io sono nato tre anni dopo: i suoi libri, le sue parole, le sue storie, erano l’unica occasione che avevo di conoscerlo, di sentire quel silenzio, il suo silenzio, capace di parlarmi. Con il passare del tempo, negli anni del liceo e in quelli all’università, nella facoltà di Lettere, i libri di Calvino sono stati una presenza costante, come una cornice, un sottofondo musicale di tutte le altre letture e degli eventi della vita. E hanno rappresentato, per me, una sorta di educazione sentimentale, umana, oltre che letteraria. (pag. 11)

Sono stata molto entusiasta dell’incontro con Biferali perché sono venuta a sapere altre cose su Calvino, oltre quelle     continua a leggere

 

Calvino ha sempre scritto un nuovo racconto, un nuovo romanzo, come se non avesse mai scritto altro prima, ma da un po’ di tempo qualcosa è cambiato, legge solo libri di astronomia, e scrive storie “tutte diverse” di un personaggio “che ha l’età dell’universo”. Ha un nome difficile da pronunciare, Qfwfq, assume tutte le forme viventi possibili, ed è il protagonista delle Cosmicomiche. (pag. 64)

Quando ho iniziato questo libro, non mi sembrava fosse particolarmente interessante. Andando avanti con la lettura, però,    continua a leggere

 

Partecipare alla Resistenza, andare in galera, fuggire, nascondersi, rischiare di morire ogni giorno, per Italo è un po’ come nascere per la seconda volta. Senza rendersene conto, per trovarsi finalmente a tu per tu con il suo destino, aveva bisogno di una grande avventura, del pericolo, di un “inaspettato incontro con la vita” e con un mondo in cui nessuno dà ordini, dove non esistono capi, ma esseri umani, dove il futuro può avere un sapore più dolce. (pag. 30)

La lettura è una parte importante della nostra vita, perché un buon libro ci permette di scoprire mondi diversi dalla realtà,    continua a leggere