La complicata semplicità di Calvino

Dalle parole sia scritte che ascoltate durante l’incontro, Biferali mi ha raccontato di un uomo che ricercava sempre la giusta distanza dalle cose, la sua capacità di essere presente ma allo stesso tempo distaccato, per “saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”. Questo libro invita a leggere Calvino per scoprire il suo mondo sospeso fra il reale e l’immaginario.

All’autore del libro, durante l’incontro, ho chiesto quale aspetto caratteriali di Calvino più gli piacesse. La sua risposta mi ha molto stupita: la sua insicurezza. Il suo modo indeciso nel rispondere alle domande dei giornalisti, il suo balbettare, il suo esitare. Non sempre trovo libri che rispecchino i miei gusti e, guardandolo da fuori, questo rientrava nella categoria dei libri che non mi sarebbero potuti piacere. Ma la lettura di questo saggio mi ha stranamente colpito. Biferali racconta Calvino con una semplicità che risulta quasi complicata, e fa venire voglia di continuare a leggere e a sapere della sua vita e dei suoi scritti.

Elena Tariciotti – III F