Il valore del silenzio

Una delle parti del libro che più mi ha colpito è quando Biferali dice che scrivere di uno scrittore come Calvino gli ha fatto capire che la scrittura richiede calma, silenzio e solitudine anche se poi tutto è più bello quando nella nostra vita entrano persone che, interrompendo quel silenzio, ci rendono felici.

Adoro scrivere e, per quanto mi riguarda, la scrittura è uno dei modi migliori per esprimersi. Scrivere, richiede, sì, solitudine e silenzio, ma io penso che quando nella nostra vita arriva un rumore improvviso, una sorta di scossa che ci rivoluziona tutto, ogni cosa diventa più bella e semplice, perfino la scrittura. L’amore ha moltissimi poteri: può rivoluzionarci la vita, migliorarci come persone, farci maturare e renderci felici. Esso può addirittura arrivare a influenzare il nostro modo di scrivere, proprio come è successo a Calvino dopo l’arrivo della moglie Esther e della loro figlia Giovanna nella sua vita.

L’amore al quale mi riferisco io, però, non è soltanto il tipo di amore che può darti un marito, un fidanzato, una moglie o una fidanzata, ma anche il tipo di amore che possono darti gli amici e la famiglia. Quando si è da soli in silenzio, tutto incomincia a diventare più complicato e faticoso, perfino scrivere. I quaderni e le penne che si trovano sulla tua scrivania sembrano guardarti e chiederti come mai non scrivi più e tutto diventa più buio.

Ma quando arriva qualcuno a interrompere quel silenzio, a far rumore nella tua vita, il sorriso ritorna sul tuo viso e quei fogli, che prima erano così vuoti, iniziano a riempirsi di parole che forse un domani diventeranno qualcosa di concreto.

Spesso far uscire dal tuo cervello i pensieri e trasformarli in parole può risultare difficile e complicato, ma quando sei circondata da persone che ti fanno sentire viva, impugnare la penna e scrivere ciò che ti passa per la testa diventa quasi un gesto automatico.

Perché gli esseri umani hanno bisogno di rumore nelle loro vite, hanno bisogno di persone che diano loro amore e le facciano stare bene.

Sara Pardo – III F